Il nostro olio

E’ ricavato da ulivi secolari di varietà diverse e nello specifico moraiola, leccino e itrana.
La raccolta delle olive, da cui vengono escluse quelle a terra per evitare possibili alterazioni, inizia al primo viraggio di colore delle drupe, periodo a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.
Le olive vengono molite entro le 24 ore successive alla raccolta, in frantoio di moderna concezione che utilizza tecniche di estrazione a freddo.
Ciò assicura un’ottima qualità del prodotto finale dal punto di vista chimico-fisico ed organolettico. Si ottiene un olio dal sapore deciso e corposo, ideale per tutte le preparazioni, ottimo per condire a crudo, conferisce gusto e genuinità ad ogni piatto. Denominazione di vendita.

OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA

Descrizione:

olio di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici.
Sono oli ottenuti dal frutto dell’olivo, in condizioni che non causano alterazione dell’olio, e che non hanno subito alcun trattamento diverso dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione, esclusi gli oli ottenuti mediante solvente o con coadiuvanti ad azione chimica o biochimica o con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con oli di altra natura, e la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al massimo di 0,8 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria.

* * Fonte: Regolamento CEE 136/66 e successive modifiche

Norme commercializzazione olio di oliva:

Entra ufficialmente in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle olive impiegate per produrre l’olio vergine ed extravergine di oliva.
Grazie al nuovo regolamento comunitario non sarà più possibile spacciare come Made in Italy l’extravergine ottenuto da miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, senza alcuna informazione chiara e trasparente.
In particolare sull’etichetta del vero olio italiano, dovranno essere riportate le scritte come per esempio “ottenuto da olive italiane”, “ottenuto da olive coltivate in Italia” o “100 % da olive italiane”, mentre per i miscugli di provenienza diversa sarà specificato se si tratta di “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o di “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari”.
L’estensione dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle olive impiegate per produrre l’olio extravergine di oliva in tutti i Paesi europei è una risposta coerente alla necessità di garantire la trasparenza alle scelte di acquisto dei consumatori comunitari e di combattere le truffe.?
Nel 2008 l’Italia – secondo Coldiretti – ha importato 485 milioni di chili di olio di oliva che in assenza di etichettatura si ‘confondono’ con la produzione nazionale che e’ stata pari a poco più di 600 milioni di chili. In altre parole quasi una bottiglia su due realizzata in Italia contiene olio proveniente da olive straniere.

* Fonte: Regolamento CE n.182 del 6 marzo 2009
Le Analisi (attachment in pdf)